Una PADI Adaptive Service Facility è un centro che ha investito in servizi operativi e infrastrutture che soddisfano completamente le esigenze dei subacquei con problemi fisici, psicologici o mentali, in modo da promuovere l'inclusività nei loro programmi di formazione e in altre attività subacquee.  

Tra questi, a titolo esemplificativo e non esaustivo: impiegare personale formato specificamente in tecniche e supporto per subacquei diversamente abili; offrire formazione per coloro che desiderano saperne di più su tale tecniche; disporre di piani di vendita e aule accessibili, nonché di punti di accesso per piscine e imbarcazioni.

Dopo ave respirato per la prima volta da un erogatore, la vita di Cody ha subito una trasformazione, acquisendo una sensazione di libertà che, da persona in sedia a rotelle, non conosceva.  "La subacquea mi ha fatto capire che nulla è impossibile. Calma ancora le mie paure e i miei dubbi, e mi permette di allontanarmi completamente dalla mia disabilità. Adoro il fatto di poter aiutare altre persone a provare questa sensazione.”

Oggi, grazie alla subacquea, Cody è impegnata ad aiutare le persone affette da ogni forma di paralisi causate da lesioni al midollo spinale a fare il primo passo verso la libertà e l'indipendenza.

"PADI permette di creare un mondo migliore. PADI è come ho scoperto la nuova me stessa. PADI ha trasformato la mia vita e mi aiuta a trasformare la vita degli altri." 

Leo Morales, PADI Open Water Scuba Instructor, è sopravvissuto al cancro, detiene un record mondiale e ha trasformato la propria vita grazie alla subacquea. Condivide la sua incredibile storia di vittoria sulle avversità e il motivo per cui ritiene che la subacquea lo renda “abile”.

Nessuno vuole perdersi il 72% del pianeta. Non limitarti al 28%. Vai ed esplora il mondo."

Il PADI Course Director Thomas Koch non può sentire ma, grazie alla subacquea, la sua "disabilità" si trasforma in un vantaggio. Perché? Quando sua figlia Claire ha ottenuto la certificazione Junior Open Water Scuba Diver con Cristina Zenato, PADI Course Director, hanno comunicato con la stessa fluidità e frequenza di sempre – sott'acqua, utilizzando la lingua dei segni americana.